Foxclone è una distribuzione Linux minima che fornisce gli strumenti per modificare le partizioni di un disco, farne backup e ripristino, e anche per clonare un intero disco su un’altro.
L’ho usato per clonare un disco meccanico da 120Gb su un SSD da 240Gb ed evitarmi così di dover reinstallare tutto il sistema.
Il disco era di un macmini, quindi la partizione era HFS+.
Però, l’utility gparted integrata in foxclone non permette di ingrandire la partizione HFS+ per occupare lo spazio aggiuntivo rispetto al disco originale. E dovevo usare il mini con due parizioni.
(Mi pare che questo rallentasse anche la lettura/scrittura, quindi il disco SSD non era usato al massimo della sua velocità).
Cercando un po’ in rete ho trovato il modo per ingrandire la partizione: basta usare il comando diskutil (si trova in MacOS) nella seguente procedura:
verificare con df -h in una finestra di terminale come viene identificata la partizione da ingrandire, nel mio caso era /dev/disk0s2
vedere quali sono le dimensioni massime disponibili per la partizione con
diskutil resizeVolume /dev/disk0s2 limits
e annotare la dimensione nel formato xxx.xGB (esempio 249.1GB)
Infine, col seguente comando, si potrà ingrandire la partizione:
sudo diskutil resizeVolume /dev/disk0s2 xxx.xGB
L’operazione può essere fatta anche a sistema operativo avviato, senza bisogno di dover partire da un disco di ripristino.