installare gconf-editor, lanciarlo e togliere la spunta da “show docky item” dal percorso apps/docky-2/docky/items
Provato in Mint 17.3 (Giugno 2017)
installare gconf-editor, lanciarlo e togliere la spunta da “show docky item” dal percorso apps/docky-2/docky/items
Provato in Mint 17.3 (Giugno 2017)
Installazione dei driver nv per Ubuntu 12.04 LTS su iMacG4 700MHz
(questa procedura ha funzionato soltanto con ubuntu 12.04, non con 14.04)
Aggiornamento al 13 Luglio 2014
Qui cerco di riassumere in un tutorial semplice alcune informazioni sull’installazione di WordPress che ho trovato sparse su vari forum.
L’installazione l’ho provata su Linux Mint, basato su ubuntu.
Questo blog è nato sul mio computer di casa con Mint, prima di essere messo on-line
Finalmente il 20 Dicembre ho vinto un’asta su eBay per aggiudicarmi un PowerBook Pismo, secondo me uno dei più bei portatili mai prodotti.
Ha un processore G3 da 500MHz e fortunatamente il precedente proprietario lo ha potenziato con 1Gb di RAM (uscito dalla fabbrica ne aveva solo 128Mb) e un Hard Disk da 40 Gb (in origine solo 12Gb)
Il Pismo potrebbe montare OSX come sistema operativo, ma per essere il massimo del “Think Different” ci ho installato Linux. Ho provato le distribuzioni Ubuntu e YellowDog (YDL), ma alla fine ho preferito Fedora. Peccato perchè YellowDog gestiva alla perfezione la sospensione, mentre Fedora no. Ma in YDL era troppo complicato usare il collegamento wireless.
Inoltre grazie al migliore supporto FTP del file manager di Fedora8 questa voce del blog è stata aggiornata lavorando solo su Orchid.
Grande evento e grande impresa:
Dopo molti anni l’iMac 333 rev.D ha di nuovo un sistema operativo Apple.
Il suo sistema appena uscito di fabbrica (Giugno 1999) era MacOS 8.5. In quello stesso periodo usciva l’aggiornamento a 8.6, ancora ho il CD di aggiornamento pubblicato dalla rivista MacWorld.
Nel 2001 è stato aggiornato a MacOS 9.2 ed è stato utilizzato fino al 2003. Poi iniziava ad essere difficile collegarsi a Internet con il solo Internet Explorer versione 5, allora ho abbandonato l’uso dell’iMac e sono passato a un portatile Windows.
Per non lasciarlo inutilizzato però ci ho installato Linux e l’ho usato per parecchio tempo come computer di riserva. Le distribuzioni Linux che sono passate sull’iMac sono RedHat 9, FedoraCore 4, 5, 7, Fedora 8, 11 e 12. Ora con l’uscita di Fedora 13 il processore PowerPC non è più supportato.L’iMac ha avuto problemi con la batteria tampone, ma ne ho trovata una di ricambio.Ho avuto un po’ di difficoltà nell’installare le ultime versioni di Ubuntu e Debian, poi mi è venuta l’idea di installarci di nuovo un sistema operativo Apple. Cercando un po’ in rete ho scoperto che ci si poteva installare OSX 10.4 anche se ufficialmente non è supportato. Di seguito riporto la procedura con cui sono riuscito a installarlo.
Reinstallato un iMac Blueberry 333MHz
La RAM non sarebbe male: 256+64 Mega, ma per qualche motivo la scheda logica ne vede solo 128+64. Ho fatto varie prove di installazione, sarebbe possibile installarci un Hard Disk da 160Gb facendo due partizioni, una da 50Gb per il sistema operativo e il resto per i dati. Senza questo accorgimento, la scheda lo
gica non vedrebbe il disco. Comunque, dato che OS9 non è più adatto per andare su Internet, e 192Mb di RAM sono troppo pochi per OSX Tiger 10.4, ho installato il solito Linux, versione “net install” di Fedora 11. Si avvia da CD e poi si collega in rete (è consigliabile usare un server DHCP nella LAN) per scaricare un sistema minimo con interfaccia a riga di comando. Poi bisogna configurare a mano la rete e installare gestore di finestre e ambiente grafico, in questo caso LXDE, per risparmiare le già scarse risorse del povero iMac. Ci è voluto un po’ ma alla fine funziona: si può andare su Internet con Firefox 3.5.9, forse con un po’ di buona volontà si pul trovare e installare a mano una versione più recente. Ma mi sono fermato qui.
NB:
per configurare la rete: eth0 ind.iri.zzo.ip/24 up e poi route add default gw ip.del.rou.ter
dopo di che si può lanciare yum update (grazie a chi ancora dopo anni mantiene i repository per Fedora 11, chissà per quanto ancora resteranno in rete. Converrebbe scaricarsi tutto il sito e tenerlo per reinstallazioni future)
Infine yum groupinstall “X Window System” e yum groupinstall LXDE (o anche XFCE, abbastanza leggero anche lui).
Per avviare ambiente grafico da riga di comando init 5 oppure modificare /etc/inittab ultima riga da default 3 a default 5 Durante l’installazione l’iMac si è spento improvvisamente, per recuperare la transazione interrotta installare yum install yum-utils per aggiungere il comando yum-complete-transaction
Ho comprato uno splendido iMac G4 al mercatino dell’usato. Salvandolo probabilmente da una triste sorte.
Ha un processore da 700MHz e ho aumentato la RAM a 768Mb, fortunatamente il precedente proprietario aveva già aggiunto 512 Mb. Ho sostituito l’Hard Disk da 40Gb con uno da 250Gb.
Il più recente sistema operativo Apple installabile è OS 10.4 Tiger, ormai non più supportato, inoltre la versione di Safari risulta un po’ lenta e antiquata.
Mi è capitato di girare un filmato con il mio iPod e trovarlo capovolto (ruotato di 180°) quando lo guardavo sul PC o cercavo di convertirlo per vederlo sul tablet Android.
L’alta risoluzione dell’iPod è troppo per il tablet Android economico, quindi ho usato Handbrake per comprimere il filmato. Ma handbrake, almeno per ora, non ha nell’interfaccia grafica un’opzione per ruotare il video di 180°.